Cos’è la cuccumella e come usarla

L’Italia è il Paese della moka e dell’espresso, ma non tutti sanno che esiste un’altra icona legata al caffè: uno strumento caratteristico e particolare, la caffettiera napoletana. Conosciuta anche come cuccumella, si tratta di una caffettiera unica e composta da molte componenti. Vi spieghiamo cos’è e come usarla, per una magia davvero affascinante.

Origini della cuccumella: non partenopee bensì parigine

Il termine cuccumella significa “vaso di terracotta”, almeno stando al dialettale “cuccuma”, tuttavia è stata inventata nientepopodimeno che da… monsieur Morize a Parigi, nell’Ottocento. Il brevetto prese rapidamente piede in Francia e arrivò presto in Italia, dove si affermò – grazie a Eduardo de Filippo, che l’associò a Napoli – come unico strumento con cui fare il caffè.

Questo fino agli anni Trenta, quando il signor Bialetti brevettò la nostra adorata moka.

Caratteristiche della cuccumella: componenti

Il caffè che nasce nella cuccumella è un po’ più delicato rispetto a quello della moka, meno concentrato, si ottiene in maniera più lenta ed è necessario avere pazienza. Ne vale la pena.

Ecco come si presenta la caffettiera napoletana: tre serbatoi, un filtro da avvitare e un coperchio.

C’è un serbatoio cavo e liscio in cui mettere il caffè macinato, da chiudere avvitandoci sopra il filtro; l’acqua va versata nel serbatoio dotato di manico, costruito con un foro minuscolo che evita camere di aria durante l’ebollizione; la caffettiera vera e propria è un altro serbatoio in cui poi di fatto si raccoglie il caffè pronto, e che è dotata di beccuccio e maniglia; infine c’è un coperchio da usare solo nel momento in cui la caffettiera è svitata dal resto del corpo.

Procedimento

Sembra molto complicato, ma basta prenderci la mano. Riempite di caffè il serbatoio cavo e liscio, senza pressarlo, e avvitate il filtro per chiudere bene tutto. Infilate il serbatoio cavo con il caffè nel serbatoio senza beccuccio, dopo averlo riempito d’acqua. Avvitate sopra le componenti il terzo serbatoio dotato di beccuccio: avrete quindi la cuccumella montata con il beccuccio rivolto all’ingiù, quindi al contrario, e il fondo del serbatoio contenente acqua e caffè da mettere a contatto con il fuoco.

Appena sentirete l’acqua in ebollizione, e noterete qualche goccia fuoriuscire dal foro apposito, spegnete il fuoco e capovolgete la cuccumella saldamente e senza esitazione. L’acqua calda ora filtrerà il caffè, lentamente, che si raccoglierà nel serbatoio col beccuccio.

In pochi minuti potrete svitare il serbatoio contenente il caffè, chiuderlo con il coperchio in dotazione, e versarlo nella tazzina quando non ci sarà più acqua nel serbatoio cavo del caffè.

Gesti senza tempo, un meccanismo affascinante, cui dedicare un caffè di ottima qualità.

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