21-10-2023 ore 18:35 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

Un fatto di ambiente. La piccola farfalla di due centimetri e le 50 sfumature di Satyrium

In una piccola farfalla di soli due centimetri e mezzo di apertura alare sono contenute decine di sfumature di colore, disegni e linee che sembrano veri e propri ‘autografi’. Linee bianche e sottili incise sul rovescio delle ali che insieme ad altri piccoli particolari distintivi come le ‘Lanule’ arancioni leggermente bordate di nero, di diverse quantità e dimensioni, poste nella zona periferica delle ali inferiori, permettono la loro identificazione. Questi Lepidotteri, molto simili tra loro, quasi indistinguibili, appartenenti alla famiglia dei Licenidi non sono molto comuni in pianura. Sempre limitatamente si trovano in altre aree della nostra penisola, specie al centro sud, dove l’ambiente è formato da abbondanti radure e incolti di erbe e fiori spontanei che si staccano e si alternano dal mare alla collina fino alla montagna.

 

L’ambiente ideale

L’abbondanza in questi luoghi di boschi cedui e di piante ospiti quali querce, olmi, frassini, prugnoli e biancospino, contribuiscono a formare l’ambiente ideale per queste piccole ma coloratissime comunità di farfalle. Le sfumature di colori delle Satyrium e la loro ‘firma autografa’ ci permettono di distinguerle per specie. È la loro chiave di lettura. Tra le più interessanti e facilmente osservabili troviamo la Satyrium Spini, la W-album, la Satyrium Ilicis e la Satyrium Acaciae. Tutte le specie di Satyrium vivono per una sola generazione l’anno (univoltine) e volano per un breve periodo che parte da inizio maggio e prosegue fino alla fine di agosto. Le specie ancora presenti in pianura e nel cremasco, ma molto poco frequenti sono la Satyrium w- album e la Satyrium spini.

 

La presenza in pianura

La W- album, caratterizzata dalla W griffata visibile sulle ali inferiori, è una specie polifaga, le cui larve si sviluppano su diverse piante ospiti, appartenenti ai generi Ulmus, Quercus e Prunus poste al limitare di prati con presenza di erbe spontanee colorate e profumate, in particolare durante la fioritura di menta selvatica, nepitella, timo e asteraceae selvatiche. Le aree deputate alla loro osservazione sono le aree di prima periferia dei centri abitati ed incolte, terreni aridi, la vicinanza ai corsi d’acqua e la presenza di attraenti fiori ed erbe. Anche per la Satyrium spini l’ambiente è verosimilmente quello frequentato dalla W- album, anche se ultimamente è più facile incontrarle in collina e media montagna. Per entrambe la scarsità di incolti e piante ospiti hanno ridotto drasticamente la loro presenza nella nostra pianura, confinandole sempre più verso le aree collinari.

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