Fl. Carniol., ed. 2. 2: 51 (1772)
Basionimo: Spartium radiatum L. - Sp. Pl.: 708 (1753)
Altri sinonimi: Cytisanthus radiatus (L.) O. Lang, Cytisus radiatus Koch
Fabaceae
Ginestra stellata, Ginestra raggiata, Deutsch: Kugel-Ginster, Strahlen, Ginster
English: Twiggy broom (incerto)
Français: Gênet à rameaux rayonnants
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
Descrizione: Suffrutice o piccolo arbusto, alto 20-60 cm, con radice molto robusta, fittonante e fusto ramosissimo; rami giovani opposti sottili (diam. circa 1 mm), eretti, angolosi e scanalati longitudinalmente, verdi; corteccia dei rami vecchi (legnosi) color ocra o bruno-chiara, irregolarmente rugosa e striata longitudinalmente.
Foglie opposte, trifogliate ad elementi lineari finemente pubescenti inferiormente ed ai margini, con guaina ingrossata che permane dopo la precoce caduta degli elementi stessi, 5-20 x 0.5-2 mm, più corti degli internodi.
Infiorescenze su lunghi rachidi pubescenti all'ascella delle foglie superiori, a capolino terminale di 2-8 fiori eretti, brevemente peduncolati; calice verde o giallastro, peloso, con brattea membranosa di 3 mm alla base; corolla gialla, a vessillo bilobo all'apice di 8-14 mm, di solito pubescente sul dorso lungo la linea mediana e carena di 10-11 mm ottusa, anch'essa pubescente; stami con filamenti parzialmente concresciuti.
Frutti in piccoli legumi, riuniti in mazzetti di 1-5, eretti, falcati e recanti all'apice il residuo ricurvo dello stilo, ricoperti di peluria sericea; 1-2 semi per legume, lucidi, gialli e bruni.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Distribuzione: Orofita sudeuropea, prequaternaria paleotropicale, ora localizzata in zone di rifugio piuttosto ristrette, con areale isolato in Tessaglia; diffusa dalla Serbia alle Prealpi (con discontinuità dal Triveneto al Piemonte), agli Appennini fino all'Oberland bernese ed alla Francia meridionale.
In Italia si trova in tutte le regioni settentrionali e centrali, mentre manca nel sud, dal Molise in giù, e nelle isole.
Habitat: Specie termofila, vegeta in densi popolamenti su ghiaioni, pendii rupestri, prati sassosi e margini assolati dei boschi; calcifila, da 250 a 1600 m di quota.
Le radici, al pari di quelle di tutte le leguminose, sono dotate di batteri azotofissatori, in grado di trasformare l'azoto atmosferico in azoto organico nel terreno. Come quasi tutte le congeneri, la pianta è acidificante, quindi capace di attenuare l'eccesso di alcalinità dei suoli calcarei ove è radicata.
Sistematica e possibili confusioni: La presenza in alcune aree alpine ed appenniche di individui a vessillo completamente ricoperto di peli ha fatto ritenere che esistesse una var. sericopetala Buchegger, ma è dubbio che tale entità sia realmente distinta dalla specie principale.
Genista holopetala (Koch) Bald., specie illirica endemica presente in Italia nella sola regione FVG, area carsica presso Trieste, è molto simile, ma si differenzia soprattutto per l'altezza più ridotta (5-15 cm), per la pelosità sericea presente su rami giovani, foglie e calice e per i fiori all'ascella di brattee fogliacee trifogliate.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico sembra derivare dal celtico "gen" che significa "cespuglio" piuttosto che dal latino genu = ginocchio; l'epiteto specifico, dal latino, è legato sia all'aspetto delle foglie opposte con gli elementi disposti a raggera (o a stella), sia ai peduncoli fiorali raggiati, permanenti anche dopo la caduta di fiori e frutti.
Proprietà ed utilizzi:
Specie tossicaDi altre specie del genere Genista sono note proprietà diuretiche e purgative ed altre per il trattamento dell'insufficienza cardiaca, tuttavia di non facile impiego per la tossicità degli alcaloidi in esse contenuti; questa specie, probabilmente, può possedere gli stessi principi, ma non ne è conosciuto l'uso.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Arrighetti A. & D. - Il margine del bosco - 1976 Ed. Manfrini
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Paiero P., Martini F., Colpi C. - Leguminose arboree e arbustive in Italia - 1993 LINT
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Silvano Radivo
