Erythrocephalum

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Erythrocephalum
Erythrocephalum longifolium
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Dicomoideae
Tribù Dicomeae
Sottotribù Pleiotaxinae
Genere Erythrocephalum
Benth., 1873
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Genere Erythrocephalum
Sinonimi

Achyrothalamus O.Hoffm.
Haemastegia Klatt

Specie
(Vedi testo)

Erythrocephalum Benth., 1873 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I fiori
Erythrocephalum zambesianum

Le specie di questa voce sono piante annuali con portamenti erbacei o subarbustivi (o anche suffruticosi); le radici possono essere legnose.[3][4][5][6][7][2]

Le foglie lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata. La forma della lamina (semplice e intera) varia da strettamente lineare-lanceolata a (ampiamente) obovata; i bordi possono essere dentati. Le stipole sono assenti.

Le infiorescenze sono composte da capolini terminali e solitari o molti. I capolini, discoidi e omogami o radiati e eterogami, sono formati da un involucro a forma da campanulata a emisferica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: tubulosi e ligulati. Le brattee disposte in più serie in modo embricato e scalato sono di varie forme e tipi: quelle esterne hanno spesso una consistenza fogliacea e appendici apicali dentate. Il ricettacolo, alveolato, a forma più o meno convessa, è ricoperto da pagliette (lineari-lanceolate).

I fiori sia quelli tubulosi che ligulati sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori centrali, da 20 a 80, sono tubulosi (actinomorfi), generalmente ermafroditi (bisessuali) e fertili; quelli periferici, da 5 a 16, generalmente presenti e uniseriati, sono di tipo ligulato (zigomorfi), bisessuali o spesso funzionalmente maschili.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla nei fiori tubulosi ha un tubo con 5 profondi lobi eretti; in quella dei fiori ligulati il tubo termina con due labbra (2 +3), col labbro superiore espanso e costituito da tre denti (ampi e lunghi o corti) e con i labbro inferiore (interno) formato da due lunghi lobi lineari ed eretti. Il colore è rosso, altrimenti bianco o rosa.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con base lungamente caudata e calcarata oppure no; le code sono lunghe da subrotonde a subacute e ramificate a volte lungamente fimbriate o cigliate. Il tessuto endoteciale è polarizzato. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (radialmente simmetrico), echinato-perforato.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme con due stigmi; i rami (gli stigmi) sono bivenati e spesso ricurvi con apici troncati. Lo stilo è pubescente e alla base è presente un disco nettario. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio ampiamente ellissoide con 5 angoli (o coste). Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente con superficie liscia (o ghiandolare), glabra o ricoperta da peli ghiandolari semplici o biforcuti. Il carpoforo (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare e generalmente presente. I pappi, formati da una serie di 3 - 5 setole piatte e caduche (a volte barbate), sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio. Talvolta il pappo è assente.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo gruppo sono distribuite in Africa centrale.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[9], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[10] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[11]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questa voce appartengono alla sottofamiglia Dicomoideae, e in particolare alla sottotribù Pleiotaxinae (tribù Dicomeae). La sottofamiglia (di recente costituzione), da un punto di vista filogenetico, è posizionata tra le sottofamiglie Tarchonanthoideae e Carduoideae. I caratteri principali della sottofamiglia sono: i portamenti variano da erbacei a arbustivi, l'involucro è pluriseriato con brattee coriacee e pungenti, il ricettacolo è alveolato, il polline è echinato, i rami dello stilo sono pubescenti con superficie stigmatica continua e cresta marginale, il carpoforo in genere è assente. L'area di origine della maggior parte delle specie è l'Africa a sud del Sahara.[1]

Con l'inclusione delle specie del genere Achyrothalamus O.Hoffm., il genere Erythrocephalum si presenta monofiletico.[7]

Il numero cromosomico di base delle specie di questo gruppo è: 2n = 22.[1]

Il periodo di separazione della sottofamiglia (formazione del clade) dal resto della famiglia delle Asteraceae è di circa 41,5 milioni di anni fa; mentre gli antenati delle attuali specie si sono separati circa 27 milioni di anni fa (gruppo corona).[1]

Elenco delle specie[modifica | modifica wikitesto]

Questo genere comprende le 15 seguenti specie:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 27 maggio 2021.
  3. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  4. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  5. ^ Judd 2007, pag.517.
  6. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 121.
  7. ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 274.
  8. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  9. ^ Judd 2007, pag. 520.
  10. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  11. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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