ALLIARIA
[Alliaria Petiolata]

 

Alli… allium… aglio. La radice del suo nome potrebbe far pensare ad una pianta appartenente alla famiglia del più noto bulbo insaporitore. L’alliaria invece con rape, cavoli, rucola e molte altre sue “cugine”, rientra in quella delle Crucifere o Brassicacee.

Le sue foglie sono piacevolmente e lievemente profumate d’aglio, apprezzate anche da chi, non amando il forte aroma e le conseguenze dell’aglio tradizionale, le utilizza crude per insaporire insalate o salse.

L’aroma aglino e leggermente piccante delle prime e piccole foglie basali vira verso l’amarognolo, tipico di cavoli e verze, delle foglie più grandi, tutte comunque ricche di vitamina A e C.

L’infiorescenza ancora chiusa, può sostituire egregiamente quella delle più tradizionali cime di rapa o dei broccoletti. I piccoli fiori  bianchi e cruciformi insaporiscono e ingentiliscono i piatti più vari.

I minuscoli semi, racchiusi nelle silique e raccolti in estate, si utilizzano in sostituzione dei noti semi di senape per preparare salse dal sapore piccantino.

L’uso più popolare dell’Alliaria prevede un pesto aromatico arricchito da formaggi stagionati e frutti oleosi – ottime le nocciole – e l’aggiunta di poco succo di limone.

Triturata cruda per aromatizzare burro e formaggi, ma anche colta, sciacquata e consumata sul campo come insaporitore naturale di panini imbottiti.

La cottura della pianta, invece, ne accentua l’aroma amaro, meglio quindi unirla ad altri ingredienti “dolciastri”quali formaggi teneri, patate, carote, zucche, etc… per arricchire ripieni di torte salate o ravioli.

Come un’aliena, armata di tutto punto, l’Alliaria invade grandi aree boschive e ombrose facendosi spazio tra le piante autoctone e appropriandosi dei loro spazi. Non teme il freddo! Le sue foglie contengono una sorta di “anti-gelo” che permette loro di mantenere un bel colore verde brillante anche quando parzialmente ricoperte di neve. E se si studiasse meglio questa sostanza naturale? Magari abbinata ad altri ingredienti potrebbe servire a temprare anche il nostro apparato circolatorio e farci sopportare meglio il clima rigido di certe lunghe giornate invernali!